martedì 6 gennaio 2009

Ritorno al baratto...


Oggi sono andato in un Pam Express a Roma. Dopo aver preso due tre cosette vado alla cassa. Il signore anziano prima di me paga e la cassiera chiede lui se ha della moneta. Il signore mette le mani in tasca al rallentatore in cerca di qualche monetina che non siano lire! Finalmente le trova ma non fanno al caso della cassiera che sbuffa dicendo che non ha 2 centesimi di resto da dargli e al posto di questi gli regala una busta di plastica. Il signore la prende e va via. Tocca a me, stessa cosa. Noto infatti che la cassiera non ha nessun tipo di moneta da 1 e 2 cent. Anche a me deve la fatidica somma di 3 centesimi! Ahia, tenterà la stessa forma di baratto che ha ideato con il signore? La risposta è sì. Rispondo alla cassiera che, primo non ho bisogno di un altra busta, secondo tengo all'ambiente e non vedo il bisogno di sprecare plastica gratuitamente. Lei ribatte che purtroppo non ha moneta e non sa che farci. Essendo il giorno della befana provo pena per la cassiera triste e me ne vado. Ci tengo però a fare la seguente riflessione da clientepotente: è forse colpa del cliente se in cassa non ci sono monete? Perchè se la cassiera non ha 3 centesimi da darmi ci devo rimettere io che non ho colpa e non il supermercato dandomi 5 centesimi? Ogni volta che da consumatore ci viene negato un diritto, per banale o irrisorio che sia, ne siamo irritati. Qualsiasi esercente dovrebbe curare i particolari dalla A alla Z, la concorrenza è numerosissima e parlando con la gente di clientipotenti ce ne sono tanti.

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